Quando i subacquei parlano del Cargo Armato di Sestri Levante si riferiscono a un peschereccio d’altura francese costruito nel 1926. Esso venne chiamato “Islande” perchè gettava le sue reti nel mare del Nord, ma durante la sua vita come peschereccio cambiò vari proprietari e nomi.
Nel 1941, durante l’invasione tedesca, questo cargo venne requisito dai nazisti ed armato per essere trasformato in un cacciasommergibili. Entrò a far parte della flottiglia UJ22 e quindi rinominato UJ2207.
Il 19 novembre del 1944, mentre scortava il vapore “Dominante” da Genova a La Spezia, venne affondato da motosiluri anglo-americani partiti da Bastia.
Immersioni e relitti
L’immersione sui relitti è un tipo di immersione che, come per le immersioni in grotta (https://www.amoreperilmare.com/le-grotte-sommerse-del-cilento/), può richiedere un addestramento, e quindi un brevetto, specifico.
Infatti la penetrazione all’interno di un relitto (https://www.diveraid.com/content.asp?LJCdxNfeNCCRI3dKpT1KlmZbNfH0wMl5NNKj) è differente dalla semplice esplorazione esterna dello stesso (https://www.diveraid.com/content.asp?LJCVzZvgFDeOITl%2BsjwJqjRtJv%2B37cFjKcU), alla quale si possono dedicare anche i subacquei ricreativi.
Inoltre, se è vero che alcuni relitti si trovano a basse profondità (https://www.amoreperilmare.com/fare-sub-a-curacao/), è altresì vero che molti di essi si trovano a profondità che eccedono i limiti dell’immersione profonda ricreativa.
Il fascino dei relitti, a nostro parere, è duplice. Essi sono una testimonianza del passato e, con il tempo, sono diventati un ecosistema artificiale che ospita vari tipi di creature marine.
Il nostro diving
Per questa immersione ci siamo appoggiati al “Dimensione Diving Lavagna” (https://www.dimensionediving.com/).
In realtà, per quasi tutte le nostre immersioni in questa zona ci serviamo di questo diving.
Non solo perchè Pietro e il suo staff sono eccellenti professionisti con esperienza di lungo corso, sempre disponibili, attenti alle esigenze dei subacquei e in grado di creare un clima famigliare e rilassato, ma anche per l’ubicazione e la struttura del diving stesso.
Esso infatti si trova nel porto turistico di Lavagna, dove è possibile parcheggiare l’auto a un modico costo giornaliero, dopo aver scaricato i borsoni direttamente davanti all’entrata del diving.
Ci sono dei sistemi di trasporto per l’equipaggiamento, sia ad uso personale che del gruppo.
Infatti con dei comodissimi carrellini si può trasportare la propria bombola, una volta attrezzata, sul carrello che viene caricato con le bombole, i pesi e le pinne di tutti i partecipanti all’immersione.
L’imbarcazione dedicata viene raggiunta con pochi passi dai subacquei.
Oltre allo spiazzo esterno dove è anche possibile sciacquare l’attrezzatura, il diving ha un ampio spazio interno per l’assemblaggio delle stesse e la vestizione/svestizione dei sub.
Inoltre offre diverse miscele, sia per immersioni ricreative sia per immersioni tecniche ed è fornito di articoli subacquei che vengono venduti al dettaglio. E questo non è un servizio da trascurare! Infatti nel caso ti si rompa qualcosa, Pietro riesce sempre a sostituirlo o a sistemarlo e tu non salti l’immersione!
Immersione sul Cargo Armato
Siamo quindi partiti in gommone dal porto turistico di Lavagna con la nostra guida, Mario.
Il Cargo Armato si trova ad una profondità tra i 30 e i 37 metri. Siamo scesi, nel blu, seguendo la cima che ci ha portato fino sul ponte di prua.
Lo scafo è spezzato in due tronconi a livello della sala macchine e questo ampio squarcio permette ai sub di entrare per visitare internamente il relitto. Dirigendoci verso la prua ci siamo imbattuti nei boccaporti aperti sul ponte: in questa zona danzano spettacolari giochi di luce e sfumature di blu!
La prua è la parte meglio conservata mentre la parte centrale del relitto e la sua poppa sono state pressochè devastate dai siluri.
La prua è anche la parte dove c’è la migliore visibilità; infatti a poppa spesso ci sono correnti che muovono il fondo fangoso e portano sedimento.
Sul ponte, che si trova a circa -32 metri, si possono ammirare i supporti dove erano alloggiate due mitragliatrici che sono state asportate.
Sul ponte inoltre c’è una grossa apertura che potrebbe essere un’altra via di entrata… o di uscita.
La vita marina sul Cargo Armato
Sulle vecchie lamiere ormai corrose dal mare trovano alloggio innumerevoli ricci di mare, spirografi e nudibranchi dai colori sgargianti, in particolare le delicatissime flabelline lilla e i doridi di Orsini.
L’interno ospita gronghi, aragoste, polpi e qualche scorfano.
Noi ci siamo imbattuti in quella che è la stella marina più grande del Mediterraneo, la stella marina spinosa. Essa ha una forma regolare con cinque braccia ed il corpo ricoperto da spine che possono avere colori variabili.
Banchi di castagnole volteggiano sul ponte, mentre se si guarda nel blu, si possono avvistare pesci di passaggio (dentici e ricciole).
E ora, se avete ancora qualche altro minuto, dedicatevi all’esploraizone del Cargo Armato: https://www.youtube.com/watch?v=sd90IvRyzf0