La Costa degli Infreschi e della Masseta è un’Area Marina Protetta della regione Campania istituita nel 2009.
La Costa degli Infreschi e della Masseta si estende dalla Torre dello Zancale di Marina di Camerota fino a Scario, nel golfo di Policastro. La lunghezza complessiva della linea di costa è di 13.808 chilometri.
L’Area Marina Protetta occupa una superificie di 2.332 ettari e comprende, grotte, calette, spiagge e sorgenti d’acqua sottomarina (https://www.amoreperilmare.com/area-marina-protetta/).
L’Area Marina Protetta Costa degli Infreschi e della Masseta è stata istituita con lo scopo di tutelare e valorizzare le caratteristiche di questo territorio, uniche nel loro genere, di promuovere la consapevolezza delle aree costiere e delle aree marine e di approfondirne, con programmi di studio e ricerca, la conoscenza.
Inoltre si è cercato di valorizzare la cultura locale e le attività tradizionali puntando su un turismo sostenibile e responsabile.
I regolamenti delle zone della Costa degli Infreschi e della Masseta
L’Area Marina Protetta Costa degli Infreschi e della Masseta è suddivisa in tre zone a diverso grado di conservazione.
La zona A, che si estende da Punta Levante di Cala Bianca a Grotta Santa Maria, è di riserva integrale. Nella zona A cioè non è possibile svolgere alcuna attività se non quelle di carattere scientifico e di monitoraggio. Questa zona costituisce solo il 2% dell’intera riserva, ma è di fondamentale importanza. Infatti gli organismi qui presenti, non essendo disturbati dall’essere umano, possono riprodursi e diffondersi nelle aree circostanti ripopolandole.
La zona B si estende da Punta Zancale a Punta dell’Olmo. La zona C comprende l’intera Area Marina Protetta, da Punta Zancale a Punta Spinosa. Queste due zone sono regolate da permessi che rendono possibile lo svolgersi delle attività umane, come per esempio le immersioni, le gite turistiche e la pesca, ma in modo rispettoso dell’ambiente al fine di salvaguardare l’ecosistema naturale.
Caratteristiche di questa costa sono le alte scogliere calcaree, composte da rocce carbonatiche, e attraversate da numerose grotte, molte delle quali sommerse e che sono un parco giochi per i sub più esperti!
L’ambiente sottomarino della Costa degli Infreschi e della Masseta
Lithophyllum byssoides
Quest’area marina è particolarmente ricca di Lithophyllum byssoides, un’alga calcarea estremamente sensibile all’inquinamento che si sviluppa preferenzialmente nella zona intertidale, cioè nella zona compresa tra i livelli di bassa e alta marea.
Essa ha un aspetto tipico costituito da strutture lamellari che le conferiscono un aspetto vagamente a “nido d’ape”.
Generalmente questa struttura lamellare è rilevata ed è ben adesa alla roccia con una base.
Formazioni coralligene
In profondità, cioè oltre circa i -25 metri, troviamo il coralligeno. Questo è una biocostruzione marina che può essere considerata l’equivalente mediterraneo delle barriere coralline tropicali, e la cui formazione dipende da un delicato equilibrio.
Queste formazioni coralligene sono tipiche dei fondali rocciosi, dove la temperatura dell’acqua è bassa e costante e dove la luminosità è ridotta ma sufficiente a permettere la fotosintesi.
Il coralligeno è costituito da una grande varietà di organismi a struttura calcarea e ospita un gran numero di altri organismi, sia animali che vegetali.
Sono per esempio molte le specie marine che, data la disponibilità di luoghi nascosti e riparati, lo scelgono per la deposizione delle uova. E’ considerato il più importante ambiente per la biodiversità del Mediterraneo, dopo la Posidonia oceanica.
Posidonia oceanica e non solo…
La Posidonia oceanica è una pianta acquatica che forma delle praterie che si estendono a perdita d’occhio in questa Area Marina Protetta (https://www.amoreperilmare.com/posidonia-oceanica/).
Essa ha una grandissima importanza ecologica perchè non solo contrasta l’erosione delle coste ma, offrendo nutrimento e protezione, al suo interno ospita un gran numero di organismi vegetali e animali. Tra questi ultimi ricordiamo la Pinna nobilis, un mollusco bivalve che è indice del buono stato di conservazione di queste praterie di Posidonia.
La Posidonia oceanica viene considerata un buon indicatore della qualità delle acque marine costiere.
Un’altra caratteristica di questo ambiente sottomarino è la presenza di numerose sorgenti di acqua dolce, alcune delle quali a temperature molto basse (da qui il nome “Infreschi”).